L'organizzato
Lo stratega
Si
tratta, in fin dei conti, di una variante dell’organizzato.
Lo
stratega, detto anche il pianificatore, ha deciso di coordinare le sue letture
con la vacanza, così come si abbinano le scarpe con la borsetta.
Viaggio
a Budapest? Lo stratega non mancherà di leggere preventivamente e portare con
sé in vacanza i romanzi di Sandor Marai.
Visita
a Lisbona? Obbligatoria la lettura di Sostiene Pereira di Tabucchi.
Tour
alla scoperta della Romania? Impossibile non andare a rileggere Dracula
di Braham Stoker.
E
così via.
In
alcuni casi lo stratega compra e si legge interamente o quasi diverse guide sul
luogo scelto come meta del viaggio-vacanza.
Lì,
allora, si rasenta la perfezione
Il possibilista
Al
contrario dell’organizzato e dello stratega, il possibilista non ha le idee
chiare su cosa intende leggere durante le vacanze.
Non
che non abbia i suoi interessi o non abbia in qualche momento dell’inverno fantasticato
di leggersi un libro piuttosto che un altro durante la quiete delle ferie
estive.
Semplicemente
preferisce partire lasciando la cosa al caso.
Prende
le vacanze come un momento di svago assoluto, di rottura con le usuali attività
e, pertanto, anche l’organizzazione del piano di letture estive viene vista da
lui come un lavoro.
Rimedierà
recuperando all’ultimo minuto un vecchio libro dimenticato nella libreria di casa
o acquistando un qualche volume curioso in un mercatino dell’usato o, ancora,
facendosi prestare un libro da un amico o dal vicino di ombrellone.
Insomma,
le occasioni per trovare una buona lettura non mancheranno, ne è convinto.
E,
in genere, il possibilista è anche quello che più si diverte con le sue letture
vacanziere.
Il disordinato
In
genere, il disordinato parte bene e sugli esordi è assai simile all’organizzato.
Inizia
con entusiasmo il libro che si era ripromesso di leggere durante le vacanze, ma
poi precipita nel caos.
Arrivato
al secondo o terzo capitolo di un romanzo, un po’ per stanchezza, un po’ per
curiosità, afferra un altro volume che ha messo in valigia e che ha deciso che
non deve aspettare.
Quando
torna al primo romanzo, si accorge di aver perso il filo del discorso e riprova
faticosamente a rientrare nella storia, ma senza grande entusiasmo.
Nel
frattempo, il secondo libro lo aspetta e, indeciso fra l’uno e l’altro, e anche
un po’ scocciato perché nessuno dei due riesce ad appassionarlo, ne inizia un
terzo.
Insomma,
la vacanza trascorre così tra un capitolo qui e un capitolo lì, tra segnalibri
e pagine da rileggere.
Magari
alla fine della vacanza avrà terminato uno o due di quei libri, magari no.
Poco
importa, a casa vi è un’alta pila di volumi a cui può destinare la stessa
sorte.